sabato 18 settembre 2010
LA BATDURA a SANTA SOFIA
Una bella rievocazione dei tempi passati, per chi li ha vissuti, per chi ne ha sentito parlare e anche per i più piccoli che in questo modo conoscono le loro radici.
venerdì 3 settembre 2010
LA PATATA
E poi ... cottura delle stesse passandole successivamente in forno con burro e condimenti!!!
Un ringraziamento ai partecipanti: Franco, Bramo, Gina, Gigio, Elena, Gisto, Moreno, Alberto ... e Carlotta "impegnata" nell'assaggio finale!!!
venerdì 27 agosto 2010
CHE NE SAI TU DI UN CAMPO DI GRANO?
Dopo avere parlato della macinatura, oggi parliamo della raccolta effettuata meccanicamente con la mietitrebbia, nei pressi di Spinello.
Un ringraziamento ai lavoratori impegnati: Tiziano, Franco, Alberto, Mauro.
mercoledì 11 agosto 2010
UNA CARBONAIA A SPINELLO
Il lavoro di un carbonaio è molto impegnativo e di precisione. La procedura da seguire per la costruzione della carbonaia è molto particolare e bisogna fare attenzione a tutti i passaggi, importanti per la riuscita del risultato finale.
I principali sono illustrati nel video dove purtroppo non troverete Nando al lavoro, a causa dei suoi orari non combacianti con i nostri!!!
lunedì 12 luglio 2010
APICOLTURA ARTIGIANALE di BACCANELLI MELINDO
Oggi abbiamo visitato l'allevamento delle api dell'apicoltore Melindo Baccanelli, un signore toscano da anni trasferito a Santa Sofia, che cura lo sviluppo delle sue api e raccoglie una discreta parte del loro prodotto: miele, cera e propoli.
Melindo è da 33 anni che conosce le api e ad oggi produce un prodotto di ottima qualità proveniente dal "Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona Campigna", miscelando metodi moderni come l'inseminazione artificiale delle regine a pratiche ancestrali.
L'abbiamo seguito e con lui abbiamo scoperto alcune cose ...
mercoledì 12 maggio 2010
TANTI PICCOLI AFFAMATI
sabato 13 marzo 2010
NEVE MARZOLINA a SPINELLO
Tutti i meteo avevano avvisato dell'ondata di aria fredda e puntualmente come un orologio svizzero, martedì 9 marzo ecco arrivare la neve. Certamente nessuno si aspettava una nevicata così abbondante: a Spinello siamo arrivati a circa 1 metro!!!
Ma questo non è il primo marzo con la neve e probabilmente non sarà neanche l'ultimo.
Se torniamo indietro con la memoria, e con gli anni, ricordiamo il 2005, che ha segnato un freddo glaciale e abbondanti nevicate in febbraio e nei primi giorni di marzo.
Poi, qualcuno ricorda bene il 1987. Il freddo di marzo in quell'anno fu particolarmente intenso anche se le nevicate più abbondanti si concentrarono nel meridione.
Sempre più indietro ricordiamo il marzo 1976: questo lo ricordo bene perchè mio fratello nacque il 12 di quel mese e la neve era alta 1 metro abbondante!!!
Quindi il fenomeno non è nuovo, anche se raro. Noi per adesso, con qualche foto, vi facciamo vedere quello appena passato!!
venerdì 26 febbraio 2010
ID3KING a Spinello
Ma chi sono i "3 king"? Mi sono fatto questa domanda e per rispondermi ho visitato il loro sito:
Mauro Bellagamba, Paolo Biguzzi, Attilio Macrelli.
Io principalmente ho avuto il piacere di conoscere Paolo, che è un po' il coordinatore. Ma durante la pausa pranzo presso il Ristorante non posso dimenticare "il baffo da sparviero" di Loris o l'allegria di Aldo o la grinta di Giovanna (solo per fare alcuni nomi).
Dal momento che io amo le montagne dove sono nato, amo Spinello, amo i suoi dintorni, sono contento che un gruppo di escursionisti solchino queste valli e queste montagne.
A volte mi sembrano un po' pazzi a camminare per questi fossi mentre è in corso una bufera di neve o mentre c'è il diluvio universale!!! Ma vedo che quando arrivano da noi sono sempre felici dell'avventura appena conclusa.
domenica 14 febbraio 2010
Fontana GULULEDA
La fontana dei quattro poeti "GU LU LE DA" è posta nel giardino delle ex-scuole elementari di Spinello, ed è dedicata a: "GU" Tonino Guerra, "LU" Mario Luzi, "LE" Giacomo Leopardi e "DA" Dante Alighieri.
Il nome è scaturito dalla fantasia di Pasqualino Versari, che assieme a Paolo Lauton ha realizzato la scultura, e ricorda il gorgogliare dell'acqua.
La lavorazione è avvenuta sul posto, coinvolgendo anche gli abitanti del paese e per ricordare i bei momenti trascorsi assieme, ho inserito un breve filmato.
E' direzionata a Nord e quindi è anche una meridiana. I quattro lati rappresentano 4 fiumi: l'Arno, il Bidente, il Savio, il Tevere.
Funziona con un pannello solare ed una piccola batteria da 12 volt.
giovedì 11 febbraio 2010
domenica 31 gennaio 2010
venerdì 29 gennaio 2010
mercoledì 27 gennaio 2010
FORMAGGIO "RAVIGGIOLO"
Raccolta delle felci, una delle componenti principali nella preparazione del Raviggiolo, formaggio fresco tipico dell'appennino tosco-romagnolo da consumare entro 4 giorni.
mercoledì 20 gennaio 2010
LA TRADIZIONE DELLA PASQUELLA
Nelle nostre zone di montagna, la festa dell'Epifania è molto "sentita" ed è chiamata Pasquella, che nell'opinione popolare è la prima Pasqua dell'anno.
E' una festa dei bambini che alla vigilia, il 5 gennaio, appendono le calze nei camini, dal quale scende nella notte la Befana a riempirle con dolci e giocattoli, e a volte con carbone o aglio e cipolla.
Questi regali, offerti nell'Epifania, ricordano i doni che i Re Magi portarono al Bambinello di Betlemme.
Ma è anche una festa dei più grandi che, sempre nella vigilia, vanno per le case (come a ricordare il viaggio dei Re Magi) cantando la "Pasquella".
Dopo i canti della Pasquella, i Befanotti intonano gli "Stornelli" o "Rispetti" goliardici in cui la gente del luogo viene ricordata in maniera divertente.
A Spinello la "Pasquella" era stata bruscamente interrotta per diversi anni, per riprendere negli anni '70. Fino ad arrivare ai giorni nostri con il gruppo dei Befanotti di Spinello composto da circa 25 persone.
Al termine dei canti nelle case il paese ed i Befanotti si ritrovano nella Piazza Scordino per cantare, ballare e bere un buon brulè accanto ad un bel falò, mentre ai bambini vengono distribuite dalla Befana delle calze di dolci, offerte dalla Pro Loco di Spinello.
Questa tradizione si rinnova di anno in anno, anche con i ragazzi più giovani che portano avanti la bella ed amata festa.
Dopo tutti i canti ed i balli i bambini, non prima di aver controllato le calze appese, corrono a letto e si addormentano ansiosi di trovare qualcosa di speciale la mattina seguente ...
PERMACULTURA e AGRICOLTURA NATURALE
Home un film di Yann Arthus-Bertrand e Luc Besson
Alpin permakultur am Krameterhof di Sepp Holzer
Aquakultur di Sepp Holzer
Terrazzen und hugelbeete di Sepp Holzer
Ci sono due scuole di pensiero, quella di Fukuoka (agricoltura naturale) e quella di Mollison (permacultura).
Il primo a lanciare e cimentarsi in questa idea è stato Masanobu Fukuoka.
Fukuoka dice: “…con questo metodo di coltivare che non usa né macchine, né concimi preparati, né prodotti chimici, si ottiene una produzione uguale o superiore a quella della media azienda moderna.”
Una volta si usava molta terra, con molto lavoro, i soldi non c’erano (quindi niente trattori) e si produceva poco. Poi sono arrivati i soldi (trattori, concimi, ecc) e la produttività è aumentata.Secondo Fukuoka esiste un quarto fattore, una vera e propria filosofia di vita: la pratica del “MU”, la filosofia del “non fare”, del “lasciar fare”.
Fukuoka in 30 anni (la sua filosofia nasce negli anni ’40) ha ricreato la “natura vera”dove la terra non viene lavorata con l’aratro, le piante crescono in disordine come in un bosco, le erbacce crescono assieme ai fagioli ... I 4 principi dell’Agricoltura Naturale sono:
1. nessuna lavorazione del terreno
2. nessun concime chimico né composto preparato
3. nessun diserbo
4. nessuna dipendenza da prodotti chimici
“Sedendo quietamente, senza far nulla, viene la primavera, e l’erba cresce da sé”
La teoria di Fukuoka si potrebbe anche ricondurre ad un passo del Vangelo di Matteo 6,26 “Guardate gli uccelli dell’aria, non seminano, non mietono, né hanno granai, è vostro Padre, quello celeste, che pensa a nutrirli”
O meglio, l’uomo deve intervenire lavorando con la natura e non contro. Lo sviluppo del terreno è in verticale e non monoculturale, ciò significa che tende ad eliminare o a ridurre drasticamente i consumi di prodotti a base di farinacei (grano, orzo, ecc) che potrebbero essere sostituiti con altre colture (castagne, nocciole, noci).
Un esempio: la composizione delle castagne è uguale a quella del riso e il potere nutrizionale è come quello dei cereali.
L’orto si fa nel frutteto. Le erbacce vanno tenute sotto controllo con la pacciamatura e solo nell’epoca della semina degli ortaggi. Quando questi ultimi saranno cresciuti non avranno più competizione dalle erbacce che anzi aiuteranno contro i parassiti.
Tutto si ricicla: le acque scure si utilizzano per innaffiare, il sole per scaldare l’acqua, il vento per produrre elettricità, il letame per produrre metano e concime.
I sei principi della permacultura sono:
1. pianificare in altezza
2. rispettare le strutture
3. lavorare con elementi multipli
4. individuare i settori (vento, sole, ecc)
5. definire le zone
6. massimizzare l’effetto dei confini
I fondamenti etici sono:
a. prendersi cura della terra
b. prendersi cura della gente
c. condividere le risorse
La “Permacultura” è l’antitesi al capitalismo, non puoi fare profitti con essa.
Il punto è che, tra gli output della produzione, il più importante è “la qualità della vita”.
E qui si scopre che l’input di Fukuoka corrisponde all’output di Mollison.
I due metodi hanno lo stesso scopo: la ricreazione del mondo.