mercoledì 20 gennaio 2010

LA TRADIZIONE DELLA PASQUELLA


Nelle nostre zone di montagna, la festa dell'Epifania è molto "sentita" ed è chiamata Pasquella, che nell'opinione popolare è la prima Pasqua dell'anno.
E' una festa dei bambini che alla vigilia, il 5 gennaio, appendono le calze nei camini, dal quale scende nella notte la Befana a riempirle con dolci e giocattoli, e a volte con carbone o aglio e cipolla.

Questi regali, offerti nell'Epifania, ricordano i doni che i Re Magi portarono al Bambinello di Betlemme.
Ma è anche una festa dei più grandi che, sempre nella vigilia, vanno per le case (come a ricordare il viaggio dei Re Magi) cantando la "Pasquella".

Dopo i canti della Pasquella, i Befanotti intonano gli "Stornelli" o "Rispetti" goliardici in cui la gente del luogo viene ricordata in maniera divertente.
A Spinello la "Pasquella" era stata bruscamente interrotta per diversi anni, per riprendere negli anni '70. Fino ad arrivare ai giorni nostri con il gruppo dei Befanotti di Spinello composto da circa 25 persone.
Al termine dei canti nelle case il paese ed i Befanotti si ritrovano nella Piazza Scordino per cantare, ballare e bere un buon brulè accanto ad un bel falò, mentre ai bambini vengono distribuite dalla Befana delle calze di dolci, offerte dalla Pro Loco di Spinello.
Questa tradizione si rinnova di anno in anno, anche con i ragazzi più giovani che portano avanti la bella ed amata festa.
Dopo tutti i canti ed i balli i bambini, non prima di aver controllato le calze appese, corrono a letto e si addormentano ansiosi di trovare qualcosa di speciale la mattina seguente ...

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